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La street art a Brescia: viaggio tra i murales più significativi

La street art ha trasformato Brescia (e continua a farlo) in un esempio virtuoso di come l’arte urbana possa arricchire il tessuto cittadino con bellezza, significato e inclusività. 

I suoi murales, frutto di progetti che coinvolgono artisti locali e internazionali, non sono solo decorazioni, ma strumenti di dialogo sociale che intrecciano tradizione e innovazione, affrontando temi come inclusione, ecologia e memoria collettiva; questa forma d’arte ha rivitalizzato spazi urbani anonimi o degradati, trasformandoli in luoghi di identità condivisa, grazie a iniziative che spesso coinvolgono scuole, associazioni e cittadini. Brescia, con i suoi murales imponenti e narrativi, celebra le specificità locali, regalando unicità agli spazi pubblici e rendendoli simboli di bellezza e cambiamento sociale; essi raccontano storie di comunità, riflettono su questioni sociali e celebrano la bellezza della natura e della cultura locale. Noi di mostrami vi abbiamo già iniziato a raccontare alcune delle opere di arte urbana più rappresentative della città di Brescia; in questo articolo continueremo questo viaggio nella sua street art, che abbiamo raccolto nella map che trovate qui sotto, soffermandoci sui dettagli che la rendono unica e affascinante.

 

 

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Murale “Il Sogno dell’Acqua” di Vera Bugatti

Uno dei murales più iconici di Brescia è senza dubbio “Il Sogno dell’Acqua” di Vera Bugatti; questa spettacolare opera si estende su oltre 100 metri quadrati e impreziosisce due pareti di un edificio bianco situato nella zona sud del Parco dell’Acqua. L’opera rappresenta un mondo onirico e sospeso, abitato da figure umane e creature marine; tra gli elementi principali troviamo una bambina che guarda verso una fonte di luce, simbolo di curiosità e speranza, e un anziano che incarna un Poseidone pensieroso, forse stanco di osservare il degrado degli oceani.

Gli animali marini, come il cavalluccio marino, il pesce persico e la tartaruga, rappresentano la fragilità dell’ecosistema acquatico, invitando lo spettatore a riflettere sull’importanza di tutelare l’ambiente. La tecnica utilizzata, l’anamorfosi, rende l’opera visibile nella sua interezza solo da un preciso punto di osservazione, un dettaglio che aggiunge un ulteriore livello di interazione tra l’opera e il pubblico.

Per saperne di più sull’opera di street art Il Sogno dell’Acqua

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Opera di street art “Era” di Vesod

Nel Villaggio Violino di Brescia, la facciata di un edificio è dominata da “Era”, un murale firmato dall’artista torinese Vesod. L’opera rappresenta due figure femminili velate, sospese nell’aria, le cui mani sembrano sfiorarsi.

La composizione richiama volutamente “La Creazione di Adamo” di Michelangelo, reinterpretandola in chiave moderna. Vesod ha dichiarato che il suo obiettivo era quello di creare un’opera capace di evocare emozioni e riflessioni sul concetto di connessione e tensione; il suo uso dei colori e la rappresentazione del movimento contribuiscono a dare un senso di leggerezza e profondità al murale, rendendolo un punto di riferimento artistico per il quartiere.

Per maggiori informazioni sul murale Era 

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Progetto “YARDA” di Joys

Il progetto “YARDA” dell’artista Joys è uno dei più ambiziosi di Brescia; esso si articola in due opere complementari: un treno decorato esternamente, che porta l’arte in movimento attraverso la città, e un murale di grandi dimensioni situato nel deposito della metropolitana.

Le geometrie precise e i colori bilanciati che caratterizzano lo stile di Joys si integrano perfettamente con l’ambiente circostante. Il treno, trasformato in una galleria d’arte itinerante, rappresenta un simbolo di connessione e dinamismo, mentre il murale nel deposito invita i passanti a riflettere sul rapporto tra tradizione e modernità.

Per ulteriori dettagli sull’opera artistica parte del progetto Yarda 

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Progetto artistico “Systema Naturae”di Emanuele Poki

Emanuele Poki porta avanti il progetto artisticoSystema Naturae” in tutta Italia, e Brescia non fa eccezione; il murale, situato sulle mura del Museo Civico di Scienze Naturali, raffigura una scena di predazione tra una donnola e un torcicollo.

L’opera è un richiamo alla biodiversità locale e all’importanza di proteggere le specie autoctone. Poki utilizza uno stile dettagliato e realistico, che cattura la bellezza e la drammaticità della natura selvaggia, invitando il pubblico a riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente.

Per altre informazioni sul progetto artistico Systema Naturae

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Murale di Camilla Falsini alla Scuola Primaria Eugenio Montale

Il murale di Camilla Falsini, situato presso la Scuola Primaria Eugenio Montale in Via del Santellone 4 a Brescia, è un’opera che nasce da un’interazione diretta con i bambini della scuola. Attraverso un laboratorio organizzato dall’Associazione True Quality, i piccoli alunni hanno contribuito a ispirare l’artista con le loro creazioni geometriche e fantasiose.

L’opera raffigura un “mostro gentile” dai tratti semplici e minimali, che lascia spazio all’immaginazione di chi lo osserva. Il murale non solo abbellisce l’edificio scolastico, ma rappresenta anche un simbolo di collaborazione tra arte e comunità, ponendo i bambini al centro del processo creativo.

Per saperne di più sull’opera di street art di Camilla Falsini 

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Murale “Futura Traditio” di Vera Bugatti e Fabio Maria Fedele

Nel 2021, all’interno del quartiere Brescia Due, Vera Bugatti e Fabio Maria Fedele hanno realizzato “Futura Traditio“, un murale di 320 metri quadrati che decora la sede dell’Associazione Artigiani di Brescia e Provincia; l’opera raffigura il passaggio simbolico di conoscenze tra un artigiano anziano e una giovane dotata di visore per la realtà virtuale, rappresentando il legame tra tradizione e innovazione.

Questo capolavoro, il più grande murale anamorfico in Italia, rivela la sua forma corretta solo da una precisa posizione accanto a un paletto piegato vicino alla pista ciclabile di via Cefalonia, segnalata da un adesivo sul terreno.

Per maggiori informazioni sul murale Futura Traditio

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Opera di street art di Jupiterfab

L’artista Jupiterfab, pseudonimo di Fabrizio Bianchini, ha realizzato un murale di 50 metri di lunghezza e 6 di altezza nel futuro parco delle Case del Sole a Brescia; l’opera raffigura i volti di ragazzi di diverse etnie, accompagnati dalla frase simbolica «Noi siamo l’Italia», sottolineando il valore dell’integrazione culturale.

Questo murale fa parte del progetto “Immigrazione e integrazione” e ha coinvolto studenti e operatori della scuola media Romanino nella sua ideazione. Jupiterfab ha anche contribuito ad altre iniziative di riqualificazione urbana, come il progetto “Oltre la Strada” dedicato a Via Milano.

Ulteriori informazioni sull’opera d’arte urbana di Jupiterfab

Attraverso i suoi murales, Brescia ci dimostra ancora una volta come la street art possa andare oltre il semplice abbellimento urbano. Ogni opera racconta una storia, affronta tematiche importanti e invita gli spettatori a vedere la città con occhi nuovi.

Grazie all’impegno di artisti, organizzatori e istituzioni, Brescia è diventata un punto di riferimento per l’arte urbana in Italia, offrendo un esempio di come creatività e collaborazione possano trasformare gli spazi pubblici in luoghi di bellezza e ispirazione.

Hai domande o curiosità per noi riguardo la street art di Brescia? Scrivici nei commenti!

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