I murales sono una forma d’arte capace di trasformare completamente il volto di una città: basta il talento e la visione di uno street artist armato di colori per tramutare le pareti anonime di un edificio in finestre su mondi inaspettati. Senza dubbio Torino rappresenta un esempio eccezionale di questo potere trasformativo della street art. Infatti, le opere realizzate da giovani artisti italiani e internazionali nell’ambito del progetto “TOward 2030. What are you doing?” e ispirate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, hanno rivelato nuove sfumature della città. Se storicamente Torino è percepita come simbolo dell’industria italiana e di fabbriche a pieno ritmo, questi murales segnalano una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Scoprite con noi alcune delle opere di street art che hanno dato vita a mondi naturali nel cuore di Torino!
Nevercrew – Black Machine
Il grande murales dal titolo “Black Machine” realizzato dal gruppo di artisti NEVERCREW è animato da un orso bianco sporco di petrolio che osserva la scritta luminosa “white”, alimentata da un macchinario – marchio tipico degli autori – che richiama all’industria torinese. L’opera, combinando elementi naturali e artificiali, trasporta lo spettatore in un’atmosfera quasi surreale e lo spinge a riflettere sul tema del riscaldamento globale e sulla necessità che l’uomo si assuma la responsabilità di preservare il delicato equilibrio degli ecosistemi.
Mantra – The Ode of Collapse
Il giovane artista francese Mantra ha omaggiato la natura colorando un angolo grigio della città con il graffito “the Ode of Collapse”. Il murales dalle cromie vivaci ritrae delle farfalle, così reali da sembrare intente a spiccare il volo da un momento all’altro. L’artista ha scelto proprio le farfalle come emblema di una natura tanto bella quanto fragile, e sempre più minacciata dalla distruzione di habitat naturali e della biodiversità.
Louis Masai – Swimming Towards a New Existence
Un’altra opera dalle tinte accese è “Swimming towards a new existence” dello street artist lodinese Louis Masai, noto per il suo impegno ecologico. Il grande elefante variopinto, a contrasto di una superficie azzurra, mostra le zanne spezzate e riconduce immediatamente al problema del bracconaggio di specie protette.
Gomez – *Come le più belle cose*
Anche il murales di Luis Gomez non può lasciare indifferenti: in “*Come le più belle cose*” lo street artist dipinge con un stile quasi caravaggesco un’enorme rosa in bianco e nero come omaggio “alle più belle cose, quelle che oggi, ancora, vivono solo un giorno” – racconta l’autore – “come una rosa per ogni stagione che non conosceranno, fino al giorno in cui sarà solo l’inverno, bianco e delicato, ad accompagnarli altrove”. Anche qui la natura diventa veicolo di un messaggio importante, in questo caso dell’obiettivo di garantire salute e benessere per tutti.
Mr Fijodor – Il Cerchio e le Gocce (The Rubbish Whale)
Torniamo al mondo animale con il murales “Il cerchio e le gocce (The rubbish whale)” di Mr Fijodor, che invita i passanti a riflettere sui problemi causati dall’inquinamento dei mari. Protagonista dell’opera è una balena, scelta dall’artista come simbolo della fragilità dell’ecosistema marino e realizzata con veri e propri rifiuti per interpretare l’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, volto a conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Hitnes – La natura è un insieme vivente
Per concludere questo viaggio alla scoperta della street art di Torino, vi proponiamo il lavoro del giovane artista romano Hitnes che interpreta l’obiettivo di proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. L’ampio murales evoca la varietà della natura attraverso un paesaggio che propone in continuità diversi ambienti che vanno a ricreare un unico “insieme vivente”, come suggerisce il titolo dell’opera.
Se volete continuare a lasciarvi stupire da come la street art possa cambiare la percezione degli spazi nelle città italiane, esplorate la nostra mappa dei murales, interattiva e costantemente aggiornata.
Anche noi di Mostrami cerchiamo di fare la nostra parte, non solo per contribuire a portare colore e bellezza nelle vie delle nostre città, ma anche per farlo in maniera ecosostenibile. Infatti, Mostrami offre la possibilità di realizzare opere di street art antismog, grazie all’utilizzo di un particolare pigmento studiato da una start up italiana capace di assorbire CO2. Se desiderate rendere le pareti delle vostre case o attività delle vere e proprie opere d’arte e al tempo stesso compiere un’azione positiva e consapevole per il rispetto del pianeta, visitate la pagina dedicata al nostro servizio di murales interni ed esterni su commissione.