L’importanza culturale della città di Padova non si manifesta solamente tramite architetture e monumenti storici di enorme importanza. Molti non sanno infatti che tra le vie della città si celano numerose opere di street art, realizzate in particolare da artisti locali che hanno letteralmente disseminato murales dietro ogni angolo, dal centro e alle periferie! Seguiteci in un breve tour tra le opere di artisti ormai divenuti iconici come Kenny Random, Alessio B e Tony Gallo.
La romantica street art del misterioso Kenny Random
Un artista dal tratto particolarmente caratteristico ha realizzato numerose opere d’arte tra i muri delle strade di Padova. Si tratta di Kenny Random, nome d’arte di Andrea Coppo, i cui murales sono particolarmente riconoscibili grazie ad alcuni elementi che si ripresentano continuamente: la sagoma di un giovane con un cilindro sul capo, accompagnato da quella di un gatto e di un uccellino.
L’aspetto ancora più interessante è che Random ha iniziato a realizzare le proprie opere a Padova già a partire dagli anni ’80, spargendole non sono nel centro storico della città, ma anche in zone più periferiche e in angoli nascosti e invisibili ai più. In questo modo lo street artist riesce a realizzare opere caratterizzate da un’aura romantica, in grado di conferire colore e positività anche agli ambienti giù lugubri.
Così, con il passare degli anni, la misteriosa e defilata figura di Kenny Random è diventata iconica e parecchio popolare. L’unico modo per seguire i suoi spostamenti e scovare le nuove opere di street art in giro per Padova è seguendolo sul suo profilo Instagram!
Gli ampi murales dell’artista padovano Alessio B
Un altro artista padovano doc che non ha mancato di lasciare la propria impronta tra le vie della città è sicuramente Alessio B. Nato come pittore attivo nell’ambiente veneziano (per un periodo ha frequentato anche il celebre Emilio Vedova), nella sua evoluzione pittorica si è poi spostato alla realizzazione di opere su tavole intonacate, fino a passare alla realizzazione di opere murarie.
Uno dei soggetti preferiti da Alessio B sono sicuramente i bambini, raffigurati tramite stencil con un effetto simile a quello di un negativo, stile sicuramente influenzato dalle opere di celebri artisti di strada come Banksy e Blek le rat.
A luglio 2020, lo street artist ha deciso di lasciare un ulteriore omaggio alla sua città natale in lotta contro il Covid-19. Ha quindi realizzato, in accordo con l’Ospedale Sant’Antonio, una Wonder Woman alta quasi 7 metri in camice da infermiera, per omaggiare tutti gli operatori sanitari. Per la realizzazione dell’opera, inoltre, si è deciso di utilizzare speciali vernici in grado di purificare l’aria dagli agenti inquinanti.
E voi, avevate mai sentito parlare prima di murales antismog? Per saperne di più, leggete il nostro articolo dedicato all’arte green per far respirare il pianeta!
Le opere oniriche dello street artist Tony Gallo
Il terzo artista che non è possibile non menzionare parlando della street art di Padova è Tony Gallo. Pittore autodidatta con un passato da musicista, ha poi deciso di dedicarsi alla street art finendo per riqualificare numerosi spazi grigi della sua città di origine. I suoi personaggi immaginari sono infatti realizzati con colori accesi e contorni sfumati, fino a creare uno sprazzo di allegro mondo onirico tra le vie di Padova.
Nel 2018 l’artista ha scelto di portare la sua colorata arte sulla parete esterna del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Padova. L’enorme opera “Tutto quello che ho sempre voluto”, alta oltre 10 metri, racconta uno spezzone delle sue “fiabe moderne” in grado di lanciare un messaggio immediato e potente a chiunque rivolga lo sguardo verso l’edificio.
Una delle opere più significative per Tony Gallo è quella che ha realizzato nel quartiere Arcella a nord della città, dove è nato. Il murales, di grandi dimensioni, dà il benvenuto a chiunque entri nel quartiere, compresi i suoi genitori, che tuttora vivono nelle vicinanze. Il richiamo alla famiglia è infatti evidente nella donna raffigurata, che stringe in mano una piccola casetta, con a fianco un bambino. La rappresentazione del tronco rosso di un albero, che pare ricollegarsi con le reali fronte che sovrastano l’edificio, starebbe poi a simboleggiare le sue radici con il territorio.
La riqualificazione del quartiere Arcella tramite la street art
Non a caso, con il passare degli anni, la riqualificazione del quartiere Arcella – uno dei più difficili di Padova – ha visto una rigenerazione soprattutto grazie ai progetti di arte urbana promossi dal comune.
L’ormai celebre street artist veneto Peeta, ora apprezzato a livello mondiale, ha omaggiato il quartiere ricoprendo l’intera facciata di un palazzo, in occasione della Biennale di street art. L’opera è una chiara dimostrazione dell’abilità dello street artist, in grado di creare con chiaroscuri effetti tridimensionali in grado di stupire tutti i passanti.
Ancora in occasione della Biennale, è ritornato alle sue origini l’ormai internazionale personaggio di Joys, che proprio a Padova è cresciuto artisticamente. L’opera che ha realizzato per riqualificare un campo di calcio presenta gli iconici labirinti geometrici realizzati con una precisione degna di un architetto.
Avete amato questo tour tra le opere di street art di Padova? Vi sareste mai aspettati la presenza di così tanti artisti locali affezionati alle vie della città?
Se vi abbiamo intrattenuto e siete curiosi di scoprire altre città italiane che custodiscono meravigliosi murales, non perdetevi i nostri articoli sulla street art nel quartiere milanese di NoLo e sulla street art di Roma Ostiense!
COMPLIMENTI!!! Bella iniziativa, vi fa onore.
Carlo Silvestrin, Curatore Super Walls – Biennale Internazionale STREET ART Padova
CIao Carlo grazie mille 🙂 Speriamo di conoscerci presto!