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Arte e urbanismo tattico: quando la riqualificazione urbana trasforma le città

Parcheggi che vengono trasformati in piste ciclabili. Aree asfaltate che tornano a vivere grazie a vernici colorate. Questi sono solo alcuni degli interventi in giro per il mondo, dove arte e urbanismo tattico diventano i mezzi per trasformare le città all’insegna dei colori e della creatività. Progetti artistici che ci lasciano a bocca e che suscitano interesse sin dagli anni ’90. Se vi abbiamo incuriosito, scoprite insieme a noi alcuni casi di urbanismo tattico dall’Italia e dal mondo!

Milano – Piazzale Belloveso e Quartiere Nolo

Piazzale Belloveso, quartiere Niguarda a Milano: un luogo completamente trasformato grazie al progetto di urbanismo tatticoPiazze Aperte”. Con questa iniziativa, la piazza è diventata un luogo più sicuro per i cittadini e i bambini che vivono nel quartiere. Il disegno su strada diventa subito il tratto distintivo di questo spazio pubblico, un simbolo per la comunità e punto di ritrovo per i cittadini. I principali interventi hanno permesso l’incremento dello spazio pedonale e l’inserimento di tavoli e panchine. Sono stati creati nuovi marciapiedi e incroci, la prima stazione di BikeMi del quartiere e un’area di sosta per i bus turistici.

Nel quartiere Nolo, sempre a Milano, è nata una nuova piazza, anche questa facente parte del progetto ”Piazze Aperte”. Qui, sono state posizionati panchine, fioriere, piccoli tavolini e vasi. Alcuni di questi sono all’interno di piccole aree verdi. Un’area che potrà essere utilizzata dagli alunni della vicina scuola e dagli abitanti della zona. Inoltre, verrà garantita la continuità della pista ciclabile attraverso la sperimentazione della Zona 30.

Giusto per ricordarvi anche del nostro progetto…. non orizzontale ma verticale…. fate un giro per i quartieri Isola e Sarpi a Milano, troverete le nostre cler artistiche di Open City Art: saracinesche di street art aumentata che si focalizzano sulla sostenibilità del pianeta.

Sassari – Il Giardino che non c’era

Il “Giardino che non c’era” è un progetto di urbanismo tattico realizzato dall’associazione Tamalacà nella città di Sassari. Gli interventi hanno interessato la scuola primaria e dell’infanzia di via Gorizia. Sessanta bambine e bambini hanno riallestito una parte abbandonata del cortile e della classe ”quinta”, realizzando piccoli orti mobili e costruendo alcune sedute, anch’esse mobili.

Miami – Quick – Build Program

Nella Plaza 98 di Miami, in Florida, è stato realizzato uno splendido progetto chiamato ”Quick-Build Program”. Questo intervento di urbanismo tattico ha visto la collaborazione di Street Plans, Green Mobility Network e del Miami-Dade County Department of Transportation and Public Works. Il progetto ha l’obiettivo di aumentare le relazioni sociali del vicinato e sviluppare la collaborazione tra residenti, associazioni ed entità governative. La superficie d’interesse è stata ridipinta con colori vivaci, sono state appese delle luci e collocati tavolini e sedie. Il tutto per creare un nuovo senso di convivialità tra le persone. Un esempio di come l’arte possa dare nuova vita agli spazi pubblici, rianimandoli e rendendoli fruibili alla collettività.

Barcellona – Superillas

La viabilità della città di Barcellona è stata migliorata grazie alla sua stessa conformazione urbana, grazie al progetto di urbanismo tattico chiamato “superillas”. Un insieme di superblocchi che raggruppano 9 isolati, in cui non è possibile muoversi in macchina, tranne che per i residenti. Di conseguenza, in alcune zone, il traffico si è ridotto, se non addirittura azzerato. Nel superblocco di Poblenou, ad esempio, la presenza delle macchine si è ridotta del 75%. Inoltre, sono stati aggiunti spazi dedicati ai bambini e allo sport, aree per il picnic e il pingpong e mercati all’aperto. La creazione di questi nuovi punti di incontro e socialità ha riscontrato enorme successo.

Zaragoza – Esto no es un solar

Un altro esempio significativo di urbanismo tattico, a livello europeo, è quello a Zaragoza, in Spagna. Il titolo di questa iniziativa è ”Esto no es un solar”, che in italiano significa ”questo non è uno spazio vuoto”. L’intervento è nato come prolungamento di un festival cittadino di arte urbana del 2006, chiamato ”En la frontera”. L’obiettivo primario è riqualificare un piccolo spazio, abbandonato a se stesso, per restituirlo alla comunità. Gli interventi erano a basso costo e prevedevano l’uso di materiali riciclati. Vennero implementati tavoli, sedie e piccole piante. In questo modo, i cittadini diventano i veri custodi degli spazi in cui vivono.

Santiago del Cile – Paseo Bandera

Centoventi persone sono state guidate dal visual artist cileno Dasic Fernández per realizzare questo straordinario esempio di urbanismo tattico. Il tutto in soli 30 giorni. Il Paseo Bandera, una delle arterie più congestionate della città di Santiago, in Cile, è stato infatti trasformato grazie ad un progetto artistico suddiviso in 3 sezioni: la prima ispirata alla storia pre ispanica del Cile, la seconda evidenzia la modernità del Paese fra immigrazione e cambiamenti culturali, e la terza, nei pressi della Moneda, dove ci s’immagina un futuro non troppo lontano, con arredi moderni e tinte forti. Qui, l’iniziativa artistica ha dato un nuovo volto colorato al quartiere, rappresentandone storia e tradizione.

Come avrete visto, quando arte e urbanismo tattico entrano in contatto, si creano ambienti magici e colorati, in cui gli spazi pubblici riacquistano nuova linfa grazie anche al contributo degli abitanti che li popolano.

Curiosi di conoscere altri interventi artistici? Leggete i nostri articoli sui murales sulle saracinesche e sulle invasioni artistiche dello street artist Invader. Ne rimarrete sicuramente colpiti!

Vi ricordiamo, inoltre, che noi di Mostrami offriamo un servizio di murales su commissione, attraverso cui richiedere un’opera d’arte realizzata appositamente per voi!

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