Tutti i rami dell’arte, dalla letteratura alle arti visive, hanno da sempre affrontato il tema dell’amore. Tuttavia, quando sentiamo la parola amore subito andiamo a immaginare un sentimento romantico, passionale e che spesso include un contatto fisico, dimenticandoci quindi che l’amore racchiude mille sfumature e si declina in modi differenti.
Nel mondo antico, i romani parlavano di pietas, un sentimento che comprende l’insieme dei doveri verso lo Stato, la società e gli altri uomini. Si parla quindi di cura, protezione, attenzione, della certezza di un rifugio sicuro e della consapevolezza che c’è qualcuno, da qualche parte, che è pronto e disposto a venirci incontro e a tenderci una mano, prendendosi cura di noi. Anche gli antichi greci usavano parole differenti per idee di amore differenti: da una parte l’eros, l’amore passionale e romantico, dall’altra l’agape, l’amore invece caritatevole verso il prossimo.
San Valentino è oramai alle porte e non si può non pensare all’amore in quello che è il periodo più romantico dell’anno. Noi abbiamo voluto ampliarne il concetto e raccontare l’amore in tutte le sue declinazioni, ponendo l’accento sulla pietas che sembra al giorno d’oggi venuta meno. Abbiamo davvero perso la facoltà di amare in modo genuino e disinteressato? Abbiamo davvero dimenticato come si fa ad ascoltare il diverso e ad accettarlo tendendogli una mano?
Di cose dette sull’amore ce ne sono migliaia, ma forse la più bella e potente ce l’ha lasciata Virgilio, una frase in grado di infondere speranza: “Omnia vincit amor”, l’amore vince su tutto.
Mostrami ha aperto quindi la mostra “/a·mó·re/Omnia Vincit Amor”, attraverso cui viene celebrato l’amore disinteressato verso il prossimo e il diverso. Le opere di 11 giovani artisti che raccontano la loro declinazione dell’amore saranno esposte in Mostrami Factory @ Fabbrica del Vapore dal 7 febbraio al 3 marzo.
Ecco i nomi degli artisti che parteciperanno alla mostra: Anna Russo, Michele Penna, Laura Brambilla, Giulia Nelli, Barbara Giovinazzo, Mattia Agnolin, Davide Dadenes, Alessandro Padovan, Francesco Pipitone, Christian Sacchi, Marco Sors.