Graffiti a Milano
Graffiti a Milano: l’arte dei graffiti è unica ed innovativa: creata per il popolo, perché sia sotto gli occhi di tutti, è in grado non solo di decorare le città, ma anche di commemorare ciò che ha reso grande l’umanità.
Nel caso dei graffiti a Milano, abbiamo scovato sette diversi murales che celebrano le sette arti: ecco a voi un assaggio di come l’arte sia in grado di lodare… l’arte!
Graffiti a Milano: “La prima arte” – Architettura
Dal 2015, una ventina di opere di arte urbana stanno trasformando un’intera area della periferia est di Milano nel primo quartiere-museo a cielo aperto al mondo. Per questo dal 21 Giugno 2020, è stato reso omaggio all’architettura simbolo della città: il Duomo. Il Duomo all’Ortica, nuovo progetto di ORME Ortica Memoria con Orticanoodles, è stato definito da Wally, ideatore de la Fabbrica del Duomo, “una poesia incisa nel marmo”, un omaggio necessario alla città, in versione dipinta e aumentata. Questa è il primo di cinque murales, dalla navata centrale alle guglie, fino alla Madonnina che nella versione street art sarà invece la più grande dipinta al mondo.
Graffiti a Milano: “La seconda arte” – Musica
In una delle zone più belle e caratteristiche di Milano, di fianco alla Basilica di San Lorenzo e proprio davanti alle colonne, all’angolo tra via Pio IV e corso di Porta Ticinese, un grande murales ritrae scene e personaggi diversi, tra i quali si riconosce il ritratto di Giuseppe Verdi. Universalmente riconosciuto fra i più importanti compositori di opere liriche e come uno dei maggiori compositori in assoluto, le sue opere rimangono ancora oggi tra le più conosciute ed eseguite nei teatri di tutto il mondo, in particolare la cosiddetta “trilogia popolare”: Rigoletto (1851), Il trovatore (1853) e La traviata (1853).
Graffiti a Milano: “La terza arte” – Pittura
Su un muro lungo cinque chilometri e alto due e mezzo, circa 12mila metri quadri di superficie sono stati ricoperti con un omaggio ad uno dei più grandi artisti di sempre: Leonardo da Vinci. 500 writers hanno ricoperto i muri dell’Ippodromo con le sue opere. Oltre ad un suo ritratto troviamo uomini vitruviani, il cavallo di bronzo e l’immancabile Gioconda. Quest’opera è stata creata durante il quinto appuntamento di Street Players, promosso da Stradearts Urban Gallery.
Graffiti a Milano: “La quarta arte” – Scultura
In occasione dei festeggiamenti per i 110 anni, Campari organizza una mostra di street art sui muri del suo giardino. Pao per l’occasione ha reso omaggio a Bruno Munari che negli anni 50 declinò graficamente il nome del brand Campari in concomitanza con l’inaugurazione della prima linea metropolitana di Milano. Assieme allo spaziale Lucio Fontana, Bruno Munari domina la scena milanese degli anni cinquanta-sessanta. Tra le sue sculture vengono ricordate in particolare le cosiddette “macchine inutili” vere opere astratte sviluppate nello spazio che coinvolgono ambiente circostante.
Graffiti a Milano: “La quinta arte” – Poesia
All’interno del suo enorme progetto OUT, un percorso espositivo di quattordici opere di street art lungo via Pontano, Urbansolid omaggia il più grande poeta di sempre: Dante Alighieri. Viene ritratto con i suoi tratti distintivi: il naso pronunciato, la corona d’alloro e la veste rossa, intento a scrivere sulla strada. Dalla sua penna escono schizzi di colore che inondano il marciapiede della magia dei suoi versi.
Graffiti a Milano: “La sesta arte” – Danza
Quale luogo migliore per rendere omaggio alla danza che l’edificio che dal 1985 ospita la sala prove del Teatro alla Scala, in via Bottelli? Un murales firmato dagli studenti del corso di «Scenografie di luce» della Scuola di Design del Politecnico e dai volontari dell’associazione antigraffiti «Retake Milano». I quasi 300 metri quadrati di murale sono stati realizzati con una vernice speciale in grado di abbattere l’inquinamento atmosferico: riduce gli effetti delle sostanze inquinanti dell’89 per cento! In termini di benefici che ha sulla qualità dell’aria, il murale equivale a circa 10 alberi ad alto fusto.
Graffiti a Milano: “La settima arte” – Cinema
In piazza Cardinal Ferrari, è impossibile non notare una parete accanto alla chiesa ricoperta di graffiti. Vicino a questa piazza si trova l’istituto Ortopedico Gaetano Pini. Ed è stata proprio la Fondazione dell’Ospedale, in occasione dei 140 anni della sua nascita, a decidere di celebrare regalando alla città un piccolo museo a cielo aperto. Tra i volti noti sul muro, spicca quello di Dario Fo accompagnato dalla sua compagna Franca Rame. Attori di cinema e di teatro, il loro nome è conosciuto in tutto il mondo. L’opera è stata realizzata in onore dell’anniversario della scomparsa dell’attore e regista.
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